C’era una volta una signora molto vecchia e un po’ triste, che un giorno si sentì dire da un bimbo di quattro anni: “Nonna vorrei che tu tornassi bambina, così giochiamo insieme”. La vecchia signora prese la manina del nipotino, chiuse gli occhi e, dopo più di mezzo secolo, si ricordò di quella fanciulla dalle trecce rosse che correva sul selciato della chiesa del suo paese. Per qualche istante, quella bambina e il nipotino biondo giocarono insieme, nell’aria frizzante di una domenica mattina di montagna.
Quando riaprì le palpebre, la signora triste aveva gli occhi lucidi ma scoppiò in una risata fresca come non capitava più ormai da tanti, troppi anni…
La parola yoga vuol dire unione. Significa ritrovare la parte più bella e gioiosa di se stessi, e aver voglia di condividerla con gli altri. Praticare yoga con il proprio bambino è un’occasione preziosa di vivere il rapporto genitore-figlio in uno spazio inedito, fatto di gioco, risate e fisicità di cui beneficiano entrambi. L’adulto e il bambino si vedono, così, sotto una nuova luce, condividendo momenti unici e meravigliosi.
Om Shanti